Archivi Artisti - IL DUBBIO art gallery https://ildubbio.com/artisti/ Art in Progress Tue, 01 Apr 2025 16:12:16 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://ildubbio.com/wp-content/uploads/2021/07/logo_solo_occhi_ok.png Archivi Artisti - IL DUBBIO art gallery https://ildubbio.com/artisti/ 32 32 Bruno Ezio Caraceni: Un Artista tra Materia e Geometria https://ildubbio.com/artisti/bruno-ezio-caraceni-arte-contemporanea/ Tue, 21 Jan 2025 16:06:45 +0000 https://ildubbio.com/?post_type=artisti&p=2131 Bruno Ezio Caraceni (1927 – 1986) è stato un artista italiano noto per la sua partecipazione a tre edizioni della Biennale di Venezia. Dopo gli studi all'Accademia di Venezia, si trasferì a Roma, dove si ispirò alla ricerca di Alberto Burri. Nel 1959, Caraceni introdusse fili metallici fissati su chiodi nei suoi pannelli, creando un tessuto spaziale unico. Le sue opere, che vanno dagli "Scherzi" ai "Geometrici", esplorano la materia e la geometria, richiedendo una fruizione contemplativa. Scopri l'arte innovativa di Caraceni, un viaggio attraverso forme, colori e strutture.

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Audio Biografia Ezio Bruno Caraceni

di Isabella Intelligenza Artificiale

Bruno Ezio Caraceni (1927 – 1986): Un Artista tra Materia e Geometria

Bruno Ezio Caraceni è stato un artista italiano che ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell’arte contemporanea. Partecipò a ben tre edizioni della prestigiosa Biennale di Venezia (1956, 1958, 1968), dimostrando il suo talento e la sua innovazione.

Dopo aver studiato all’Accademia di Venezia, Caraceni si trasferì a Roma, nel cuore pulsante della vita artistica e intellettuale della capitale, in via Margutta. Qui, si ispirò alla ricerca di Alberto Burri, uno dei grandi maestri dell’arte informale.

L’Invenzione più Convincente: I Fili Metallici

Nel 1959, Caraceni fece un salto creativo introducendo fili metallici fissati su chiodi nei suoi pannelli. Questa tecnica innovativa creava un tessuto spaziale unico, con geometrie raffinate che si stagliavano su fondi bianchi. Le sue opere diventarono così un’esplorazione dell’impercettibile, richiedendo una fruizione contemplativa, sia mentale che visiva.

Il Percorso Artistico di Caraceni

  • Scherzi: Le prime opere di Caraceni furono influenzate da maestri come Mirò, Klee e Picasso. Caratterizzate da una linea calligrafica e fluente, queste opere erano un gioco di forme e colori.
  • Plastiche: Caraceni iniziò a utilizzare materiali plastici come il cellophane, fusi e incollati sulla tela. Questo creava un effetto materico e informale, con bolle e texture che catturavano l’attenzione.
  • Gesti: In questa fase, Caraceni passò a una pulizia formale, usando fili metallici e chiodi su supporti bianchi. Le sue opere diventarono una trama a rete, con un equilibrio perfetto tra struttura e spazio.
  • Mappe: Le opere di questo periodo alludevano a territori e insediamenti umani, con una struttura labirintica che invitava lo spettatore a perdersi e ritrovarsi.
  • Strutture-labirinto: Qui, Caraceni sviluppò le sue Mappe in tre dimensioni, utilizzando elementi industriali di plastica per creare opere che sfidavano la percezione.
  • Multipli: In questa fase, Caraceni creò opere seriali che riprendevano il segno senza fine degli Scherzi, con una pulizia formale e cromatica che ricordava la ripetizione e la variazione.
  • Geometrici: I lavori di questo periodo si avvicinarono all’Optical Art, con ambiguità percettive tra figura e sfondo, superficie e rilievo, linea e colore.
  • Un’Artista da Scoprire
    Bruno Ezio Caraceni è stato un artista che ha saputo unire materia e geometria, creando opere che sfidano la percezione e invitano alla contemplazione. La sua ricerca artistica, spesso sottovalutata, merita di essere riscoperta e apprezzata per la sua originalità e profondità.

Se sei un appassionato d’arte o semplicemente curioso, le opere di Caraceni ti porteranno in un viaggio attraverso forme, colori e strutture che ti lasceranno senza fiato.

Striscione

Striscione

sala

sala

Plastica-dipinta-e-combusta---1956

Plastica-dipinta-e-combusta---1956

Plastica-combusta-su-tela-dipinta--1959

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Plastica-bruciata

Plastica-bruciata

Pastelli-a-cera-acrilico-graffiato-1956

Pastelli-a-cera-acrilico-graffiato-1956

Fili-Sala

Fili-Sala

cubi-rossi

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Ezio Bruno con Peggy Guggenheim

Caraceni-e-Peggy-Guggenheim

Acrilico-su-cartoncino-1955

Acrilico-su-cartoncino-1955

Acrilico-graffiato-su-tela--1956

Acrilico-graffiato-su-tela--1956

Acrilico-graffiato-su-cartone-1954

Acrilico-graffiato-su-cartone-1954

Acrilico-graffiato-su-cartoncino-1956

Acrilico-graffiato-su-cartoncino-1956

Acque amare -1953

Acque amare -1953

1961-chiodi-filo-metallico-sulegno

1961-chiodi-filo-metallico-sulegno

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Gianni Dall’Olio https://ildubbio.com/artisti/gianni-dall-olio-poeta-scrittore-fiabe/ Thu, 17 Oct 2024 13:55:54 +0000 https://ildubbio.com/?post_type=artisti&p=2034 Gianni Dall'Olio, poeta italiano, poesia tradizionale, haiku, poesia vernacolo, concorsi letterari, poesia amore

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Gianni Dall’Olio poeta, pittore e scrittore di poesie e fiabe

Introduzione
Gianni Dall’Olio, poeta, pittore e scrittore di poesie e fiabe, è un autore appassionato che ha dedicato gran parte della sua vita all’arte, distinguendosi con versi che toccano il cuore, fiabe che incantano i lettori di ogni età e quadri ispirati ai grandi maestri della pittura.

Nato l’8 novembre 1949 a Traversetolo (PR), Gianni Dall’Olio ha iniziato a scrivere all’età di 8 anni, componendo la sua prima poesia intitolata “La Capra”. Dopo una lunga pausa creativa, ha ripreso a scrivere poesie nel 2004. Dal 2003, si dedica anche alla scrittura di testi per canzoni e di racconti fiabeschi, con i quali trasporta i lettori in mondi immaginari, pieni di sensibilità e poesia. Il suo esordio ufficiale come poeta risale al 2004 con una serie di componimenti in vari stili, tra cui il vernacolo e l’haiku.

Ha partecipato a vari concorsi letterari, come il 13° concorso nazionale “Violetta di Soragna” nel 2005, dove ottiene una menzione d’onore, e il 3° concorso “Ricordando un amico”, dove ha ricevuto un premio speciale per una poesia d’amore.

Nonostante il successo, Gianni mantiene un profondo legame con la scrittura tradizionale. Non è attratto dalla tecnologia e preferisce scrivere di suo pugno, trovando nella scrittura manuale un’estensione diretta del suo pensiero e della sua anima.

Oltre alla scrittura, Gianni è anche un pittore, ispirato dai grandi maestri della pittura, come Pablo Picasso, per creare opere visive che esprimono il suo spirito artistico. La pittura gli offre un canale alternativo per esplorare la creatività e comunicare emozioni e idee attraverso colori e forme uniche, che riflettono la sua personale visione artistica.

Gianni Dall’Olio, poeta e scrittore di poesie e fiabe, ha inoltre una vena creativa che si esprime nel campo della fantascienza. Le sue opere fantascientifiche offrono uno sguardo visionario sul futuro, mescolando elementi di introspezione con l’avventura e l’ignoto. Attraverso i suoi racconti, Gianni esplora temi complessi come l’evoluzione umana e la natura dell’universo, mantenendo un’impronta poetica e un profondo legame con l’animo umano.

Mentre

Acque imporporate
a ponente
tra pennellate
del bianco delle vele
di barche;

la prima vedetta

eroica –
sfida l’ultimo sguardo
del giorno,
e, silenziosa quiete
è di pochi istanti.

POESIE

Poesia

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Poesia

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Poesia

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Poesia

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Poesia

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Poesia

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Poesia

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Dipinto

Dipinto

DIPINTI FILOSOFICI

Del Dubbio

Il Valore del Dubbio: Una Riflessione Artistica

Opera di Gianni Dall’Olio, 2024

Nell’opera “Del Dubbio”, l’artista ci invita a meditare sulla potenza paradossale dell’incertezza attraverso un vivace dialogo tra colori decisi e forme enigmatiche. La figura blu, col suo sguardo penetrante e il cappello rosso, sembra incarnare proprio quell’inquietudine necessaria alla conoscenza autentica, mentre galleggia in uno spazio giallo vibrante di possibilità.

Al centro dell’opera campeggia l’illuminante aforisma di Francis Bacon (1561-1626):

“Se un uomo parte da certezze, terminerà con i dubbi; ma se si contenta di cominciare con dubbi, terminerà con certezze.”

Questa riflessione, resa in caratteri decisi direttamente sulla tela, diventa parte integrante della composizione e ci ricorda come il percorso della conoscenza spesso proceda per vie inaspettate.

In un’epoca in cui celebriamo la festa dell’apostolo Tommaso, il quadro ci invita a rivalutare il dubbio non come debolezza, ma come prezioso strumento di ricerca. Come Tommaso che chiese di toccare le ferite di Cristo prima di credere, così anche noi possiamo riconoscere nel dubitare un atto di onestà intellettuale. Gesù stesso, pur lodando la fede incondizionata, concesse al discepolo la possibilità di verificare, di interrogare, di dubitare.

Certo, il dubbio porta con sé dei rischi: può generare inerzia, scetticismo sterile, ansia esistenziale. Ma come suggeriscono i contrasti cromatici nell’opera – il blu profondo contro il giallo luminoso, i tocchi di rosso vibrante – è proprio nella tensione tra opposti che nasce la comprensione più autentica.

I diamanti rossi che punteggiano la composizione sembrano rappresentare quelle certezze che emergono dalla nebbia del dubbio, preziose proprio perché conquistate attraverso l’interrogazione continua.

Montaigne, contemporaneo di Bacon, osservava che “il molto sapere porta l’occasione di più dubitare”. La figura dell’opera, con il suo atteggiamento pensoso e quasi sornione, sembra incarnare questa saggezza: chi possiede una conoscenza profonda riconosce la complessità del reale ed evita l’arroganza di chi crede di possedere l’intera verità.

Nel nostro tempo, dove spesso si confonde la sicurezza del tono con la validità dell’argomento, dove il volume della voce sostituisce la profondità del pensiero, l’opera di Gianni ci ricorda il valore di un sano dubbio, di una pausa riflessiva, di un’esitazione rispettosa.

L’audace semplicità stilistica del dipinto, che unisce elementi naïf a una profonda riflessione filosofica, ci mostra come anche nell’arte, come nella conoscenza, sia necessario attraversare l’incertezza per giungere a una espressione autentica. Un invito visivo a riscoprire, nelle nostre vite frenetiche e sovraccariche di informazioni, il valore trasformativo del dubbio come principio di saggezza.

 

“Del Dubbio” fa parte della serie “Riflessioni Filosofiche” dell’artista Gianni Dall’OliO, in cui parola e immagine si fondono per evocare stati di coscienza e interrogativi esistenziali.

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Amelia Burlon Siliotti https://ildubbio.com/artisti/amelia-burlon-siliotti/ Thu, 25 Apr 2024 14:21:46 +0000 http://ildubbio.com/?post_type=artisti&p=1831 Amelia Burlon Siliotti, poetessa padovana del XX secolo, si è distinta per la sua poesia intima e riflessiva, vincendo il premio Lerici-Pea nel 1959. La sua scrittura è stata apprezzata per la capacità di catturare momenti fugaci e trasformarli in ricordi persistenti. Con una carriera costellata da opere significative come "Erba avara" e "L'uomo seduto", Amelia ha anche dato un contributo fondamentale al panorama letterario attraverso la rivista "Il sestante letterario". La sua poesia, definita da una delicatezza di parole e suoni, continua a vivere nella memoria culturale italiana.

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AMELIA BURLON SILIOTTI è nata a Padova.

Ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie nel 1958.

Ha vinto il premio Lerici-Pea nel 1959. La commissione giudicatrice, composta da Giovan Battista Angioletti, Giacomo De- benedetti e Alfredo Schiaffini ha espresso il seguente giudizio: «Si riconosce un attimo che non pretende all’eccezionalità, e non di meno è scoccato con il privilegio di isolarsi e di rimanere come attimo di poesia. Parole e suoni sono di un materiale leggero: prima che essi abbiano sollecitato il nostro orecchio, lusingato la nostra intelligenza, quell’attimo si è già fissato nella nostra memoria».

Nel 1963 con la raccolta di poesie Erba avara Ed. Rebellato, illustrato da Tono Zancanaro, è entrata nella rosa dei finalisti del premio Cervia.

Ha collaborato per dieci anni alla rivista «Il sestante letterario» diretta da Corrado Govoni.

L'aggiunto

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la fisarmonica

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a danzar parole

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Libro Tibi Catulle

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DUBBIANDO

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Version 1.0.0

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Luciano Zinnamosca https://ildubbio.com/artisti/luciano-zinnamosca-innovazione-e-creativita-in-architettura-e-arte/ Sat, 20 Apr 2024 14:11:55 +0000 http://ildubbio.com/?post_type=artisti&p=1687 L'articolo Luciano Zinnamosca proviene da IL DUBBIO art gallery.

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Mi chiamo Luciano Zinnamosca e sono nato nel 1947, nella provincia di Treviso. Attualmente vivo e lavoro a Verona, una città che ho imparato ad amare e in cui ho trovato il mio spazio creativo.

La mia formazione in architettura ha avuto inizio all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, dove mi sono laureato nel 1972. Da allora, la mia vita professionale è stata un viaggio costante nell’esplorazione dello spazio e della forma. Dal 1974 pratico la libera professione, dedicandomi alla progettazione architettonica. I miei progetti spaziano dalle abitazioni private ai grandi edifici di interesse collettivo, dalle piazze ai giardini, sempre con uno sguardo attento al restauro e alla cura degli interni.

Nel 1990, la mia curiosità e il desiderio di approfondire nuove prospettive mi hanno portato a esplorare il mondo della Bioarchitettura e del Feng Shui. Questa svolta ha arricchito il mio approccio progettuale, inserendo una forte enfasi sull’uso delle energie rinnovabili e sulla riduzione dei consumi energetici. Nel tempo, ho affinato tecniche di riequilibrio e armonizzazione degli spazi, scoprendo quanto la qualità degli ambienti influenzi il benessere fisico e spirituale delle persone.

A partire dal 1989, la progettazione di alberghi e centri benessere è diventata una parte predominante del mio lavoro. In questi progetti, ho sempre cercato di creare spazi che promuovano il benessere, convinto che la serenità di una persona dipenda significativamente dall’ambiente che lo circonda.

La mia passione per la scultura risale agli anni del liceo. Ho esplorato la creta e altri materiali plastici, realizzando opere che, col tempo, sono state trasformate in bronzo. Recentemente, alcune di queste opere sono state esposte in diverse gallerie, un riconoscimento che mi ha riempito di orgoglio.

Negli ultimi anni, mi sono dedicato anche all’arte fotografica, sviluppando un interesse particolare per le “foto-fusioni”, un processo creativo in cui sovrappongo immagini digitali per esplorare nuove forme espressive.

Credo fermamente che l’architettura, come ogni forma d’arte, non sia semplicemente una professione, ma un modo per cercare armonia, estasi e pace. Questa ricerca non è mai un fine a sé stessa, ma un mezzo attraverso il quale aspirare a “essere” nel vero senso della parola.

Venere_medicea_2006

Venere_medicea_2006

Scacco_matto_2009

Scacco_matto_2009

Pesce_2002

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Narciso_2004

Narciso_2004

Monumento_alla_decadenza_2007

Monumento_alla_decadenza_2007

Memoria_di_terre_lontane_1997

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Le_magicien_2007

Le_magicien_2007

Le_gemelle_2009

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La_madre_del_fuoco_1996

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La_grande_madre_2006

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Il_riposo_del_guerriero

Il_riposo_del_guerriero

Il_macchinista_inglese_2007

Il_macchinista_inglese_2007

Il_fiore_della_vita_2004

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Autoritratto_2009

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At_the_windows_1996

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Argonauta_2009

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Arcana_mater_2005

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Arcana_2005

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Angelo_del_bene_e_del_male_2004

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Aida_2004

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Acqua_aria_terra_e_fuoco_per_uomo_1993

Acqua_aria_terra_e_fuoco_per_uomo_1993

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Gianni Boscolo Cappon https://ildubbio.com/artisti/gianni-boscolo-cappon/ Sat, 20 Apr 2024 08:17:36 +0000 http://ildubbio.com/?post_type=artisti&p=1658 Gianni Boscolo Cappon, nativo di Chioggia, si è distinto come maestro artigiano, dedicandosi a scultura e pittura fin dalla giovane età. Dopo una carriera nel commercio ittico, ha abbracciato pienamente la sua passione per l'arte, aprendo un atelier a Chioggia. Pur vivendo in un'era digitale, Gianni preferisce una comunicazione più tangibile e personale, utilizzando un telefonino a tasti anziché uno smartphone. Conosciuto per la sua partecipazione alla Marciliana, celebre rievocazione medievale di Chioggia, continua a esprimere il suo talento artistico lontano dal frastuono delle tecnologie moderne, mantenendo viva la tradizione artigianale.

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Le sculture in legno sono una forma d’arte che affonda le sue radici nel profondo della storia dell’umanità, fungendo da ponte tra l’uomo e la natura. Ogni pezzo di legno, con le sue venature e la sua tessitura, porta con sé il respiro della terra e la vita dell’albero da cui proviene. L’arte della scultura lignea si trasforma così in un dialogo silenzioso tra l’artigiano e la materia, un dialogo che richiede pazienza, rispetto e un profondo senso di intimità con il medium stesso.

Attraverso l’uso di scalpelli, sgorbie e altri attrezzi, le mani esperte di uno scultore trasfigurano blocchi grezzi in opere che possono esprimere movimento, emozione, e una bellezza che sfida il tempo. Ogni scultura in legno è un’unica testimonianza della visione dell’artista e della storia incisa nel cuore del legno. Questa arte non è solo una dimostrazione di abilità tecnica ma è anche un atto di profonda devozione alla conservazione delle tradizioni artigianali, portando la natura stessa a nuova vita attraverso forme, figure e narrazioni scolpite per l’eternità.

tribale

tribale

Totem-e-dipinto

Totem-e-dipinto

Tote-e-elefante

Tote-e-elefante

pesci

pesci

logo-Cappon

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la-pera

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il-pazzo

il-pazzo

Composizione-2

Composizione-2

Composizione

Composizione

cavalluccio

cavalluccio

Cavallo-marino

Cavallo-marino

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Boscolo Stornellon Luca https://ildubbio.com/artisti/luca-boscolo-stornellon-pittore-vedutismo-astrattismo/ Wed, 10 Apr 2024 14:01:25 +0000 http://ildubbio.com/?post_type=artisti&p=1621 Luca Boscolo Stornellon è un artista nato a Chioggia nel 1968, noto per il suo stile che spazia tra vedutsimo e astrattismo. Dopo essersi diplomato al Liceo Artistico di Venezia nel 1990 e aver frequentato l'Accademia di Belle Arti, ha intrapreso una prolifica carriera artistica, partecipando a numerose mostre collettive e personali in Italia.

L'artista espone costantemente le sue opere in due studi, uno a Chioggia e uno a Venezia, alternando la sua presenza tra questi due importanti centri artistici. Nel corso degli anni, ha esposto in prestigiose gallerie e rassegne, tra cui lo studio G5 a Chioggia, la galleria di San Tomà a Venezia, la Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia e Castel Gomberto di Vicenza, fino ad essere presente all'Arte Fiera di Padova nel 2018.

Boscolo Stornellon è noto per la sua instancabile ricerca artistica, esplorando una vasta gamma di generi pittorici e tecniche, dal disegno all'olio, dall'acquerello all'incisione. La sua opera è fortemente influenzata dai grandi maestri del passato, come Caravaggio e Dalí, reinterpretati in una chiave assolutamente personale e innovativa, che lo avvicina al Surrealismo e all'Astrattismo.

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Chioggia 1968
Pittore fra vedutismo e astrattismo

Luca Boscolo Stornellon è nato a Chioggia nel 1968. Fin da giovane ha mostrato una forte passione e talento per l’arte. Nel 1990 si è diplomato al Liceo Artistico di Venezia, dove ha avuto l’opportunità di sviluppare le sue abilità tecniche e creative.

Successivamente, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Venezia, un ambiente stimolante e ricco di influenze internazionali che hanno contribuito a plasmare il suo stile unico. Durante questo periodo, è entrato in contatto con maestri di fama mondiale, apprendendo da loro tecniche e approcci innovativi.

La sua carriera artistica è iniziata fin da giovanissimo, con la partecipazione a numerose mostre collettive e personali in tutta Italia. L’artista espone costantemente le sue opere in due studi, uno a Chioggia e uno a Venezia, alternando la sua presenza tra questi due importanti centri artistici.

Nel corso degli anni, Boscolo Stornellon ha esposto in prestigiose gallerie e rassegne, tra cui lo studio G5 a Chioggia, la galleria di San Tomà a Venezia, la Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia e Castel Gomberto di Vicenza. Nel 2018, è stato inoltre presente alla rinomata Arte Fiera di Padova.

Instancabile nella sua ricerca artistica, l’artista ha esplorato un’ampia gamma di generi pittorici, spaziando dal vedutismo all’astrattismo, con una particolare attenzione all’utilizzo di diversi mezzi espressivi, come disegno, olio, acquerello e incisione. La sua opera è fortemente influenzata dai grandi maestri del passato, da Caravaggio a Dalí, reinterpretati in una chiave assolutamente personale e innovativa, che lo avvicina al Surrealismo e all’Astrattismo.

Attraverso la sua produzione artistica, Boscolo Stornellon si è affermato come una voce originale e distintiva nel panorama artistico italiano, offrendo al pubblico un’esperienza visiva unica e coinvolgente.

Trasparenza

Trasparenza

Ritratto_di_donna

Ritratto_di_donna

Notturno_2

Notturno_2

Labirinto

Labirinto

Luci sul canal Vena

Luci sul canal Vena

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Chiesa-della-Salute-con-Bragozzi-Chioggiotti-olio-40x60-1200px

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Gianluca Sambo https://ildubbio.com/artisti/gianluca-sambo-alchimista-gocce-acqua/ Tue, 09 Apr 2024 14:19:20 +0000 http://ildubbio.com/?post_type=artisti&p=1550 Nell'affascinante mondo della fotografia d'arte contemporanea, Gianluca Sambo si erge come un vero maestro delle gocce d'acqua. Le sue opere racchiudono un'alchimia di bellezza effimera che lascia senza fiato. Sambo cattura con estrema maestria l'istante fuggente in cui una singola goccia si frantuma in mille frammenti liquidi, donando vita a micro-universi di forme e riflessi.

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Drop Art: L’Estetica Delle Gocce in Collisione

Il progetto fotografico “Drop Art” di Gianluca Sambo, fotografo di Chioggia, affonda le sue radici diversi anni fa. L’artista ha sviluppato una tecnica unica per catturare l’effimera bellezza delle gocce d’acqua (o di latte) in collisione, trasformandole in vere e proprie opere d’arte.

Il processo creativo di Sambo avviene interamente in studio. Qui, attraverso un sofisticato setup, l’artista riesce a sincronizzare con precisione millimetrica il rilascio di due o più gocce. Al momento preciso dell’impatto, quattro flash colorati con gel illuminano la scena, congelando l’azione e rivelando forme e strutture affascinanti.

Rispetto alla classica fotografia di gocce d’acqua, Sambo va oltre, aggiungendo un elemento sorprendente: i colori. Anziché utilizzare Photoshop per manipolare digitalmente le immagini, l’artista sfrutta coloranti alimentari e vernici fluorescenti direttamente nella fase di cattura. Questo gli permette di ottenere tavolozze cromatiche vibranti e surreali, che aggiungono un ulteriore livello di complessità estetica alle sue opere.

Il risultato finale è davvero straordinario: fotografie in cui le gocce d’acqua sembrano acquisire una dimensione quasi organica, evocando forme astratte, strutture cristalline e scenari quasi extraterrestri. Ogni scatto è unico e irripetibile, catturando l’attimo fuggente di una collisione che dura solo pochi millisecondi.

Il progetto “Drop Art” di Gianluca Sambo rappresenta un affascinante esempio di come la fotografia possa spingersi oltre i semplici confini della documentazione per diventare una forma d’arte a sé stante. Attraverso la sua maestria tecnica e la sua sensibilità visiva, l’artista riesce a trasformare l’ordinario in straordinario, regalandoci uno sguardo unico sulla bellezza nascosta della natura.

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Beatrice Quaglio https://ildubbio.com/artisti/beatrice-quaglio-pittrice/ Mon, 08 Apr 2024 09:12:07 +0000 http://ildubbio.com/?post_type=artisti&p=1477 Beatrice Quaglio è un'artista che ha coltivato la passione per il disegno e la pittura fin dall'infanzia. Pur lavorando come insegnante nella Scuola dell'Infanzia, non ha mai trascurato la sua arte, partecipando a diverse esposizioni e ricevendo riconoscimenti, come il 3° premio in una rassegna di arti espressive nel 1988 e la partecipazione a una mostra d'arte nel 2023. Dipingere per Beatrice è un modo per esprimere le proprie emozioni e sperimentare liberamente, attraverso l'uso dei colori e delle pennellate

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Beatrice Quaglio ha coltivato la sua passione per l’arte fin dalla più tenera età. Già durante la scuola primaria, ha dimostrato il suo talento artistico vincendo il primo premio in un concorso di educazione stradale organizzato dall’Automobile Club di Padova.

In seguito, Beatrice ha studiato presso la Scuola Magistrale “Maria Ausiliatrice” di Padova, conseguendo il diploma abilitante all’insegnamento nella Scuola dell’Infanzia. Attualmente, Beatrice lavora presso la Scuola dell’Infanzia “C.B. Morin” di Chioggia, senza mai trascurare la sua passione per la pittura.

Nel maggio 1988, Beatrice ha partecipato a una rassegna di arti espressive ad Este, con il patrocinio del Provveditore agli Studi di Padova, Dr. Pasquale Scarpati. In quell’occasione, Beatrice ha ricevuto il 3° Premio, con relativo diploma e medaglia.

Più recentemente, nel maggio 2023, Beatrice ha partecipato alla mostra d’arte “Quando l’arte interpreta il creato – Genesi 1-11”, organizzata in occasione del 19° Festival Biblico.

Per Beatrice, dipingere rappresenta un modo per rilassarsi, ritrovare un’oasi interiore e liberare le proprie emozioni e sentimenti. È un’attività che le permette di divertirsi e sperimentare, mentre i colori e le pennellate prendono forma, dando vita a ciò che in quel momento libera il suo pensiero.

 

rose

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ponte-con-fiori

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girasoli

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fiori

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bimba-con-fiori

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alba

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L’artista che non c’è https://ildubbio.com/artisti/lartista-che-non-ce/ Fri, 03 Feb 2023 11:23:23 +0000 http://ildubbio.com/?post_type=artisti&p=1365 L'articolo L’artista che non c’è proviene da IL DUBBIO art gallery.

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L’artista che non c’è è un prodotto dell’intelligenza artificiale ed è una figura affascinante che ha attirato l’attenzione di molte persone nel mondo dell’arte. La sua produzione è unica e diversa da quella degli artisti umani, poiché è il frutto di algoritmi e processi computazionali.

Nel complesso, la sua arte è sorprendentemente sofisticata e avvincente, con una gamma di stili e forme che dimostrano la flessibilità e la versatilità dell’intelligenza artificiale. Le opere sono spesso esplorative e sperimentali, e catturano l’immaginazione del pubblico con la loro natura surreale e astratta.

Inoltre, la produzione dell’artista immaginario è molto prolifica e veloce, con molte nuove opere che vengono generate in un breve lasso di tempo. Questo ha attirato l’attenzione di molti collezionisti e appassionati d’arte, che cercano di catturare queste creazioni uniche prima che svaniscano.

In definitiva, l’artista immaginario prodotto dall’intelligenza artificiale è una figura emozionante e innovativa nell’arte contemporanea, e merita senza dubbio di essere seguita e esplorata da vicino. Il futuro dell’arte potrebbe essere molto interessante con questi nuovi sviluppi!

IL DUBBIO

Voglia-di-volare

Voglia-di-volare

Umberto-Boccioni

Umberto-Boccioni

The-golden-fish-2

The-golden-fish-2

The-golden-fish

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The-demon-fisherman

The-demon-fisherman

Tamara-de-Lempicka

Tamara-de-Lempicka

Space-Delivery

Space-Delivery

Smog-v01

Smog-v01

Space-cat

Space-cat

sea_horse-lampada-naso

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sea_horse-lampada-lato

sea_horse-lampada-lato

Principessa-Indiana

Principessa-Indiana

Pesce-Steampunk

Pesce-Steampunk

pesce_oscuro__steampunk

pesce_oscuro__steampunk

Pesca miracolosa

Pesca miracolosa

Metamorfosi

Metamorfosi

Ne-rimarra-solo-uno

Ne-rimarra-solo-uno

Notte-stellata

Notte-stellata

Notte-stellata-2

Notte-stellata-2

Omaggio-Umberto-Boccioni

Omaggio-Umberto-Boccioni

Pesca-miracolosa

Pesca-miracolosa

Pasticca-di-frutta

Pasticca-di-frutta

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L'attesa

L'attesa

La-medusa-digitale

La-medusa-digitale

La-bellezza

La-bellezza

Il-vecchio-peschereccio

Il-vecchio-peschereccio

Il-peschereccio-lunare

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Fishermen-s-dreams

Fishermen-s-dreams

Francesco-Scianna---ai

Francesco-Scianna---ai

Frutta

Frutta

Futurismo-astratto

Futurismo-astratto

Il-camper

Il-camper

Il-dirigibile

Il-dirigibile

E-Type-Scianna

E-Type-Scianna

dream-fishing-boat

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Dinamica-quieta

Dinamica-quieta

Da-Scianna-a-Van-Gogh

Da-Scianna-a-Van-Gogh

Cablatura

Cablatura

Blob-House

Blob-House

Biker

Biker

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Lorenzo Cecchinato https://ildubbio.com/artisti/lorenzp-cecchinato-photo-web_designer/ Thu, 10 Nov 2022 16:51:33 +0000 http://ildubbio.com/?post_type=artisti&p=1256 Lorenzo Cecchinato, noto fin dagli anni '70, trasforma la sua passione per la fotografia in carriera grazie all'incontro con Angelo Marzola. Specializzato in fotografia industriale e di still life, Lorenzo si adatta brillantemente all'era digitale, ampliando le sue competenze nel web design e nella produzione di contenuti per il web. Scopri di più su come Lorenzo Cecchinato combina fotografia e design per creare opere visivamente impattanti.

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Lorenzo Cecchinato: Dalla Passione alla Professione nel Mondo della Fotografia

Lorenzo Cecchinato, un nome che negli anni ’70 ha iniziato a farsi conoscere nel mondo della fotografia, ha trasformato la sua passione innata per quest’arte in una professione a tutto tondo. La svolta professionale avviene quando Lorenzo incontra Angelo Marzola, un fotografo già affermato che lo introduce alle dinamiche del mondo fotografico professionale. Questo incontro fortuito si rivela fondamentale: sotto la guida di Marzola, Lorenzo approfondisce le tecniche della fotografia industriale e di still life, un genere che richiede precisione e occhio per il dettaglio.

Durante gli anni di collaborazione con Marzola, Lorenzo perfeziona il suo stile e la sua tecnica, imparando a gestire le sfide legate alla fotografia di oggetti inanimati, spesso richiesti in ambito pubblicitario e commerciale. Quest’esperienza non solo affina le sue abilità tecniche ma arricchisce anche la sua sensibilità artistica, permettendogli di catturare l’essenza degli oggetti con un’immagine.

L’avvento della fotografia digitale nei primi anni 2000 rappresenta un altro punto di svolta per Lorenzo. Questa nuova era digitale sconvolge il tradizionale modo di operare nel settore, portando con sé nuove tecniche e strumenti che trasformano il flusso di lavoro e la post-produzione delle immagini. Adattandosi rapidamente alle nuove tecnologie, Lorenzo abbraccia il digitale, integrando nuove competenze che lo portano a esplorare anche il mondo del web design.

Parallelamente alla sua attività di fotografo, Lorenzo inizia a lavorare come web designer, un ruolo che gli permette di unire la sua expertise visiva con la crescente domanda di contenuti digitali. Questa doppia competenza diventa un tratto distintivo del suo lavoro, permettendogli di offrire ai suoi clienti una gamma completa di servizi che spaziano dalla fotografia tradizionale alla creazione di siti web dinamici e visivamente accattivanti.

La produzione di contenuti e immagini per il web diventa una parte integrante del suo lavoro, consentendogli di rimanere al passo con le esigenze di un mercato in continua evoluzione. La capacità di combinare abilmente fotografia e design lo rende un professionista versatile e ricercato nel campo.

Oggi, Lorenzo Cecchinato continua a esplorare nuove frontiere nella fotografia e nel design, mantenendo sempre vivo l’interesse e la passione che lo hanno spinto a intraprendere questo percorso molti anni fa. Con una carriera che ha attraversato decenni di evoluzione tecnologica e stilistica, Lorenzo rimane un punto di riferimento nel settore, ispirando nuove generazioni di fotografi e designer con il suo impegno e la sua creatività.

Surf

Surf

Riproduzione con scanner 3D

Stendardo grezzo

Stendardo grezzo

Prima rappresentazione senza alcun intervento di pulizia o modifica

Stendardo

Stendardo

Riproduzione statua 3D

Marocco

Marocco

Strada di sale

Rabat

Rabat

Ingresso tomba Mohammed V

Rabat

Rabat

Interno tomba-Mohammed-V

Rabat

Rabat

tomba-Mohammed-V

Podotti alimentari

Podotti alimentari

negozio Marrachek

Panoramica Fes

Panoramica Fes

le concerie

Panoramica Fes

Panoramica Fes

le concerie

Panoramica Fes

Panoramica Fes

le concerie

Panoramica Fes

Panoramica Fes

concerie

Ouarzazate Ait-Ben-Haddou

Ouarzazate Ait-Ben-Haddou

Ouarzazate Ait Ben Haddou

Ouarzazate Ait Ben Haddou

Moulay Idriss Zerhoun

Moulay Idriss Zerhoun

Montagne dell'Atlante

Montagne dell'Atlante

Merzouga duna di sabbia

Merzouga duna di sabbia

Merzouga duna di sabbia

Merzouga duna di sabbia

Merzuga

Merzuga

Marrachek market

Marrachek market

Marrachek

Marrachek

insegna conciatori di lana

Lorenzo

Lorenzo

Pellegrini dal Senegal in visita al Marocco

IMILCHIL

IMILCHIL

IMILCHIL

IMILCHIL

Essauira

Essauira

le spezie

Essauira

Essauira

le mura

Essauira

Essauira

pausa

Essauira

Essauira

il riposo

Essauira

Essauira

barche da pesca

El Jadida Safi

El Jadida Safi

Cisterna portoghese

El Jadida Safi

El Jadida Safi

tuffatori

Marrachek

Marrachek

artigianato

Casablanca

Casablanca

La moschea di Hassan II

Carovana nomade

Carovana nomade

dromedari

Bab el Mansour

Bab el Mansour

la porta più bella di Meknes

Atlante

Atlante

Marocco

Alberi Argan con capre

Alberi Argan con capre

LA TERZA DIMENSIONE

Lo stendardo
Autore: Luigi Malipiero Anno: 1431 - 1683 Periodo storico: 1600 (secolo di ferro, caratterizzato da guerre e contrasti sociali) Funzione originale: Impiccagione dei condannati a morte Funzione attuale: Portabandiera (dal 1683) Materiale: Marmo Misure: 2 metri di altezza
Descrizione Lo stendardo, situato in Piazzetta XX Settembre, è composto da tre statue di telamoni (schiavi), conosciute come Andrea, Giacomo e Filippo, rivolte verso le chiese omonime. Queste statue sorreggono l'asta e poggiano su un basamento di quattro gradini. In cima, una banderuola di metallo mostra lo stemma della città di Chioggia. Storia Costruito nel 1400 da autore ignoto, lo stendardo fu distrutto da una tromba d'aria. Nel 1683, il podestà Luigi Malipiero lo ricostruì. Nel 1712, sotto il podestà Gerolamo Fini, il Maggior Consiglio decise di sostituirlo con uno nuovo, realizzato da Gioseffo Zeminiani nel 1713. Eventi storici 17 gennaio 1860: Un soldato cadde e morì tentando di rimuovere un tricolore dal pennone. 22 maggio 1945: I gerarchi fascisti Mario Maglio e Gennaro Boscolo Marchi furono impiccati al pennone. Lo stendardo ha visto sventolare le bandiere della Serenissima Repubblica di San Marco, della Francia, dell'Impero Asburgico, del Regno d'Italia e infine della Repubblica Italiana.

A questo LINK l’ originale scansione dello stendardo

Processo di scansione 3D di una persona, descrivendo i passaggi dettagliati dall'acquisizione delle immagini alla rifinitura del modello. La scansione 3D offre un metodo innovativo per creare repliche digitali estremamente precise del corpo umano, utilizzabili in una vasta gamma di applicazioni, tra cui la medicina, l'arte e l'intrattenimento.
Scansione 3D: Tecnologia e Strumenti La scansione 3D di una persona è realizzata utilizzando avanzati scanner 3D portatili. Questi dispositivi catturano milioni di punti dati in pochi minuti, creando un modello tridimensionale dettagliato del soggetto. Il processo inizia con la preparazione del soggetto, che deve essere fermo durante la scansione per ottenere risultati ottimali. Passaggi del Processo Preparazione del Soggetto: Il soggetto viene posizionato su una piattaforma rotante per garantire una copertura uniforme. Eventuali capelli o vestiti possono essere sistemati per evitare distorsioni. Scansione: Lo scanner 3D viene spostato lentamente intorno al soggetto, catturando dettagli da tutte le angolazioni. La piattaforma rotante aiuta a minimizzare le ombre e le aree non scansionate. Elaborazione dei Dati: I dati grezzi della scansione vengono importati in un software di modellazione 3D. Qui, il modello viene pulito, allineato e rifinito per eliminare eventuali imperfezioni. Rifinitura e Texturing: Utilizzando strumenti di smoothing e refining, il modello viene levigato e dettagliato. Le texture e i materiali realistici vengono applicati per migliorare l'aspetto visivo del modello. Applicazioni della Scansione 3D La scansione 3D di persone trova applicazione in molti settori: Medicina: Creazione di protesi personalizzate e simulazioni chirurgiche. Arte e Cultura: Conservazione digitale di opere d'arte e creazione di repliche per mostre. Intrattenimento: Realizzazione di personaggi digitali per film e videogiochi. Moda: Creazione di abiti su misura basati su scansioni precise del corpo. La tecnologia di scansione 3D rappresenta una frontiera avanzata nel campo della digitalizzazione, permettendo di ottenere modelli tridimensionali accurati e dettagliati di persone.

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